Ci sono storie che sono davanti agli occhi di tutti per molto tempo, ma che solo qualcuno riesce a fissare nel loro valore più intrinseco. Fino ad allora le si è guardate ma non le si è viste. Chi le sa raccontare, dona ad esse un surplus di verità, le fa divenire improvvisamente evidenti, tridimensionali e accessibili.
Questo è ciò che è accaduto per “Il Principe di Ostia Bronx”, il documentario in cui Raffaele Passerini, regista e direttore didattico della Roma Film Academy (Scuola di cinema situata all’interno degli Studios di Cinecittà) ci fa conoscere con una sensibilità tutta particolare due personaggi originali come Dario (il Principe, Dario Galetti Magnani) e Maury (la Contessa, Maurilio Fonte), da molti anni protagonisti assoluti della spiaggia naturista di Capocotta, sul litorale di Ostia.
Il progetto, nato all’insegna della totale spontaneità di regista e attori, privo di grandi mezzi tecnici a cui ormai siamo abituati come standard e che diamo per scontati (molte riprese sono state realizzate con un IPhone e il taglio delle immagini di repertorio è ovviamente amatoriale) ha una rimarchevole potenza emotiva e narrativa. Alla sua prima uscita pubblica, alla 13^ edizione del Biografilm Festival di Bologna, ha infatti conquistato vari premi, tra cui il Life Tales Award e l’Audience Award. In attesa di una sua distribuzione autunnale nelle sale, che fortemente auspichiamo, ha anche già fatto tappa nei giorni scorsi ad Ortigia (SI) in occasione di OFF 9,
Qui, il trailer.