Può una docente di matematica appassionarsi improvvisamente, a quarant’anni, di fotografia? Può sviluppare un proprio percorso estetico e concettuale da autodidatta, diffonderlo attraverso la sola pagina personale di Facebook e senza nemmeno un sito? E incuriosire un pubblico eterogeneo, sia generalista che di esperti? Può il solo fatto di sentire le immagini, eludendo parzialmente tecnica e progettualità, essere sufficiente per farsi notare? Nell’Italia che cerchiamo di descrivere, quella delle scommesse e delle sorprese, la risposta a tutti questi quesiti è positiva.
Paola Rossi risiede da pochi anni a Imola (BO), dopo aver vissuto in vari altri luoghi. L’ 8 luglio presenterà a Migliarino (FE) “l’infinito viaggiare”, la sua prima mostra che, come il percorso dell’autrice, è assai originale: la location è una casa privata che risale al 1500, periodo in cui era un magazzino di caccia degli Estensi, ora trasformata dalla proprietaria in residenza artistica temporanea .