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Carmen Decembrino
Il velo di Maya/ Tickets •  Italianism re-edit

Con “Il velo di Maya” il nostro pattern settimanale si sposta nel territorio della fotografia e della glitch art. Carmen Decembrino, architetto e visual designer, ha prontamente accolto il nostro invito, rielaborando un’ immagine del suo progetto che porta lo stesso titolo, realizzato a partire dal 2014, attualmente ancora in tour e comprendente anche una serie di video. Il soggetto è stato adattato specificamente al nostro mezzo e formato, acquisendo un suo ulteriore e inedito senso. “Tickets” è uno scatto realizzato nella totale oscurità e dialogando con la sola luce al neon, in un’atmosfera che omaggia esplicitamente  David Lynch. Un immaginario fortemente evocativo, virato sul versante grafico e non semplicemente fotografico, in cui  è interdetta la presenza della figura umana.

 

È Maya, il velo ingannatore, che avvolge il volto dei mortali e fa loro vedere un mondo del quale non può dirsi né che esista, né che non esista; perché rassomiglia al sogno, rassomiglia al riflesso del sole sulla sabbia, che il pellegrino da lontano scambia per acqua; o anche rassomiglia alla corda gettata a terra, che egli prende per un serpente.”
(Arthur Schopenauer – Il mondo come volontà e rappresentazione).

Così Carmen ci descrive il suo progetto: “C’è qualcosa di non visibile agli occhi, che l’errore porta alla luce. Il velo si dissolve grazie al glitch, dato da un comportamento anomalo, che permette al fotografo di ottenere dei vantaggi non previsti.
Ciò che è celato, ciò che è nascosto, torna in superficie, rivelando un mondo sommerso, tra sogno e realtà, conscio e inconscio, visibile e invisibile”

Le porte, gli ingressi e le aperture conferiscono al lavoro una serialità tematica e ci invitano esplicitamente all’esperienza dell’attraversamento e della percezione. Le location sono internazionali, ma con una significativa presenza della città di Berlino.

“Lo schermo tra noi e la vera realtà, che ce la fa vedere distorta e non come essa è veramente, dunque, si dipana sino a svelarci una nuova rappresentazione delle cose” – conclude l’artista nella sua presentazione.

Carmen Decembrino, classe 1981, pugliese di nascita, milanese di adozione, è un architetto, visual designer e docente con vocazione internazionale, che utilizza la fotografia come strumento costante di indagine progettuale.

Interessata all’interazione sinestetica tra il suono e le immagini statiche e/o in movimento, la sua ricerca investiga la capacità di creare lavori multimediali/esperienze multisensoriali, che combinano architettura, design, musica, poesia, letteratura, fotografia, video,  con il focus primario sull’utente finale.

Ha al suo attivo mostre personali e collettive, nazionali e internazionali, e ha esposto alla Biennale di Architettura di Venezia nel 2010 e nel 2012.

Dal 2017, con l’art director Jessica Marchegiani, è partner del non-studio/non-agenzia Never-Creative, che opera principalmente tra l’Europa e gli Stati Uniti.

Attualmente vive a Milano. Lavora tra l’Italia e l’estero.