“Questa è la prima volta che mi impegno nella realizzazione di un pattern e sono felice che sia stato proprio per Italianism. Farlo non è stato così semplice, soprattutto nella fase ideativa. Inizialmente avevo pensato di duplicare digitalmente un singolo soggetto cucito ma poi ho capito che non avrebbe avuto senso. Sapevo inoltre che sarebbe stato impossibile per me duplicare esattamente a mano un soggetto più volte. Nessun disegno sarebbe stato uguale all’altro. Allora ho sorriso e ho pensato: il mio sarà un pattern poco pattern, un pattern fatto a mano”. Così ci racconta Federica Iaccio, artista che apprezziamo molto, in grado di unire sartoria e illustrazione, disegnando con la sua macchina da cucire modificata.
Nelle sue parole si percepisce il suo forte punto di vista creativo: “Vedere cambiare le foglie ogni volta che iniziavo a disegnarne una nuova è stato emozionante. Mentre cucivo sembrava che si muovessero, che mutassero, che si spingessero oltre come per uscire dal foglio, imprevedibili perfino per me che le stavo creando. Quando creo con la macchina da cucire, in realtà provo a riprodurre un errore. Sono alla ricerca degli errori, ci gioco per trasformarli in qualcosa di armonico, che produca un suono piacevole. La linea pulita e ordinata è maledettamente silenziosa. Ho sempre fatto in modo di perdere il controllo e provare a lasciare le cose al caso, sono una persona fin troppo razionale. Per questo motivo utilizzo una tecnica che mi aiuta ad andare oltre, a seguire l’istinto. In questo caso ho dovuto mantenere un certo ordine, il che genera un altro tipo di complessità”.