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Kiran Ravilious + BludiPrussia
Ferns

L’artista e la talent scout. Il Sud Est asiatico e l’Inghilterra. I tropici e Roma. C’è un pattern umano, contaminato e multietnico, dietro al design di Kiran Ravilious, la creativa arrivata in Italia da Leicester e prima ancora da Singapore, il suo Paese di origine, grazie a Bludiprussia, lo showroom e spazio culturale capitolino dedicato ai colori di design.

Da un lato Kiran, incoraggiata a disegnare fin da piccola dal padre, un ufficiale della Marina che nel tempo libero apriva la scatola dei colori, dipingeva con i figli e più in là li avrebbe spinti a prendere la strada alla quale si sentivano più inclini. Cosa che, in un Paese in cui generalmente i maschi sono avviati alla carriera militare e le femmine verso attività più pratiche dell’arte, non era poi così ordinaria.

Dall’altro Sabina Guidotti, l’imprenditrice che con Bludiprussia scopre e dà spazio da quindici anni a talenti di tutto il mondo e, nel 2013, viene conquistata dal design di Kiran, allora 33enne, fatto di palme e motivi in perfetto equilibrio tra esotismo e rigore occidentale.

L’incontro tra Sabina e Kiran avviene in Inghilterra, dove la designer era arrivata a metà degli anni Duemila per un viaggio studio. Per entrambe è come riconoscere istantaneamente negli occhi e nelle mani dell’altra la propria passione. Innanzitutto quella per i pattern: a Sabina i motivi di Kiran appaiono già maturi, una miscela perfetta di tropicalismo e geometrie.

E poi quella per le tecniche di stampa a mano più tradizionali. Il design di Kiran è infatti totalmente artigianale: le sue fantasie sono incise sul linoleum e poi stese su carta e tessuti attraverso rulli. La stessa tecnica che Sabina aveva scoperto e da cui era rimasta affascinata vent’anni prima, durante il viaggio nell’Europa centrale in cui era stata conquistata proprio dalla pittura a rullo e aveva deciso di lasciare il lavoro di agente di moda per esplorare il mondo dei colori.

Il sodalizio  ha prodotto una serie di parati e tessuti in cui due mondi diversi e lontani si incontrano in un terzo spazio comune, meticcio e mai artefatto. “I tropici sono più che un’ispirazione nei miei disegni” dice Kiran “ma dopo dodici anni in Europa non c’è nulla che non abbia influenza sul mio stile”.

“L’idea di fondo di Bludiprussia” dice Sabina Guidotti “è che chiunque deve poter riconoscere se stesso nei colori. E’ un pensiero di Le Corbusier che possiamo estendere ai pattern. I pattern, come i colori, possono essere allora un mezzo per identificare non soltanto uno stile, ma anche una personalità. E quindi una forma di condivisione di sé: esotica e multiculturale, raffinata e senza confini”.

Kiran è spesso presente in Italia per workshop che fanno scoprire agli appassionati, esperti o meno, i suoi originali pattern e le sue tecniche di composizione e lavorazione.