“I miei ritratti nascono da un ragionamento sulla comunicazione visiva dei volti, lo studio dei dettagli che li compongono e come interagiscono tra loro. Per poter studiare questi meccanismi ho dovuto trovare un linguaggio completamente libero da elementi superflui. Dopo aver scelto uno stile essenziale come tecnica (tinte piatte, segni puliti, assenza di profondità), ho inserito altri particolari e ho proceduto per sottrazione (eliminare occhi, naso ecc..): è stato molto interessante capire quanto si possa togliere senza intaccare la riconoscibilità del soggetto ritratto”.
Così ci descrive il suo modus operandi e il suo stile Livia Massaccesi, visual designer e illustratrice romana, che della sintesi è una assoluta fautrice. “Il lavoro di grafica mi ha insegnato a ridurre notevolmente il numero di elementi per focalizzare l’attenzione su quelli necessari a comunicare il messaggio. Quando poi mi sono dedicata all’illustrazione, è stato naturale applicare lo stesso metodo”.