“Recentemente sono stato alla Tate Britain di Londra a vedere la grande mostra dedicata a David Hockney” – ci racconta Matteo Riva, giornalista e art director di Vita magazine – “Ecco, proprio l’ultima sala dell’esposizione, piena di tablet interattivi che mostravano passo per passo i disegni che il grande pittore ha tracciato in digitale, mi ha dato lo slancio per cominciare una ricerca analoga attraverso il medesimo supporto”.
“Il colore, ancor prima del soggetto, è il protagonista assoluto di questa indagine. Il digitale possiede una sua potenza cromatica (da qui “flower power”, il titolo del pattern) che nessuna tavolozza può vantare. La sintesi additiva dei colori permette infatti di aprire a nuove fluorescenze, innaturali. Questa voglia di sperimentare è partita così in questa prima fase proprio dai fiori, per la loro varietà cromatica”.