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Paolo Zaami | PLAZMA
gente - salva - gente

“Questo è il mio primo pattern di una serie in plastilina che indaga il tema dei legami. Legami intesi come relazioni. La distanza e vicinanza tra cose, persone, ma anche la relazione che ognuno stabilisce con se stesso. I nostri legami sono sempre più immateriali e particellari. Ci leghiamo a persone e cose con un comportamento molto simile a quello delle cellule. Durante l’arco della nostra vita le nostre connessioni aumentano, diminuisco, si evolvono, sono in continuo mutamento”. Così parlò Paolo Zaami, qui con il suo alias PLAZMA, per descrivere l’artwork a noi dedicato.

“Questo pattern rappresenta, in modo un pò ironico e in tema con l’estate, un legame di tipo liquido. Gente salva gente. Un nome perpetuo, che potrebbe essere ripetuto all’infinito. Un legame fluido ma fragile, perché ad ogni azione corrisponde una reazione. Ognuno è salvo ma allo stesso tempo da salvare”. 

Un auspicio a creare relazioni di qualità, un invito a tendere una mano, un probabile sguardo sulla cronaca. “Per creare una comunità, anche creativa, sana, così come il progetto avviato da Italianism”.

C’è reciproco e condiviso interesse tra Paolo e Italianism: come PLAZMA ha infatti partecipato due volte ai nostri contest “Dieci Parole” (in collaborazione con l’Accademia della Crusca nel 2016 e con ADI Associazione per il Disegno Industriale nel 2017) e in entrambi i casi le differenti giurie tecniche coinvolte lo hanno inserito tra i vincitori.

Paolo Zaami ha 31 anni, è un visual designer e un art director. E’ nato a Palermo ma attualmente vive e lavora a Milano. Dal 2016 lavora come consulente del gruppo Lombardini22, occupandosi della gestione creativa di progetti di brand identity all’interno della sezione FUD Factory.

Contestualmente porta avanti diversi progetti personali: il collettivo d/storto design project, un progetto di autoproduzione e artigianato per la valorizzazione di piccole maestranze siciliane; graphic novels digitali che uniscono linguaggio fotografico e illustrazione ed infine “PLAZMA” un progetto di sculture e animazioni in plastilina avviato da poco e che hanno appunto meritato l’ attenzione di Italianism.

 

E’ evidente che ama muoversi  in una dimensione progettuale multiculturale e multidisciplinare, dall’illustrazione alla modellazione in plastilina fino alla fotografia, “Perchè” – come dice – “ogni progetto necessita degli strumenti adatti alla creazione del suo racconto”. E’ per noi quindi un interessante esempio di creatività multitasking e non unidirezionale, in cui linguaggi, tecniche e competenze si mescolano e possono portare a nuovi ibridi comunicativi.