Il Grammy Award, importante premio annuale americano per i risultati conseguiti nell’ambito della musica e equivalente all’Oscar per il cinema, prevede tra le proprie sezioni anche quella del packaging (che è minore, certamente, ma fonte di ispirazione e curiosità). La cerimonia di assegnazione è avvenuta di recente e il premio per il miglior packaging di un album quest’anno è andato ex aequo a due produzioni: “El Orisha de la Rosa” del 94enne musicista afro-colombiano Magín Díaz, creato dall’art director Claudio Roncoli insieme al Colombian Studio Cactus, con un significativo lavoro legato all’illustrazione che ha previsto uno specifico artwork per ognuna delle 18 tracce; e all’album di Father John Misty, “Pure Comedy”, realizzato da Ed Steed, cartoonist del New Yorker, in collaborazione con gli art director Sasha Barr e Josh Tillman, con quattro sfondi intercambiabili su un supporto fustellato in bianco e nero.
•••
Apollo 30 è un progetto temporaneo di Italianism, in collaborazione con RUFA Rome University of Fine Arts. I trenta studenti iscritti a “Cultura visiva e Media” tenuto da Renato Fontana (corso accademico di 2° livello) perlustrano nel corso sella settimana il web per capire e sperimentare come “vedere meglio” nello sterminato universo di immagini e temi a disposizione. Da qui in poi, per varie settimane, ogni giorno verrà condivisa una differente immagine significativa, precedentemente presentata, discussa e approvata in aula.
La crew di Apollo 30 è composta da: Giulia Alberti, Leonardo Andreoli, Nicolò Alivernini, Gamze Alkis, Francesca Ansanelli, Carlotta Barba, Andrea Bava, Francesco Bodale Floris, Sean Patrick Brogan, Caterina Crescini, Alessandro Dattola, Alessandra De Propris, Arianna Fino, Aurora Frongia, Clarissa Galano, Martina Grillanti, Oriana Guercio, Maya Mancini, Luca Mazzara, Igor Palishchuk, Claudia Pezzella, Annarita Pisano, Arianna Rovedi, Valerio Stabile, Federico Rubeca, Marcello Ruvolo, Marco Taurino, Daniel Tesei, Ludovica Testa, Beatrice Verrecchia.